Sanges: “Brand Salernitana famoso nel mondo, bacino d’utenza superiore a qualche big”

Nel corso del convegno denominato “GOVERNO, FINANZA SPORTIVA & SPORT – Rincorrere standard economici fuori portata: il sempreverde fenomeno del fallimento societario sportivo in Italia” tenutosi oggi pomeriggio nell’ambito delle giornate professionali dello sport e del Gran Galà del calcio italiano, è intervenuto il noto commercialista salernitano Antonio Sanges. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:

“Ho visitato lo stadio dell’Udinese qualche tempo fa, c’erano famiglie e ragazzi che non si rendevano nemmeno conto di essere in un impianto sportivo. Un qualcosa di bellissimo, un esempio virtuoso. Credo che faccia bene il presidente Iervolino a parlare della società friulana come un modello da seguire. Lì c’è grande capacità di far quadrare i conti: se incassano 100, spendono 99 e riescono sempre ad abbinare i risultati sportivi ad un’organizzazione tale da non avere bilanci in perdita. Certo, se poi vediamo che in campo sono quasi tutti stranieri verrebbe da fare un altro tipo di riflessione. Ma è un sistema sostenibile, vincente, che permette di restare a lungo in serie A.

La massima categoria è una cartolina ovviamente molto importante anche per Salerno. Città che mette in vetrina imprenditori che hanno voglia di investire tempo e risorse anche nello sport. In passato Antonio Lombardi provò a metter su una cordata di imprenditori salernitani con la speranza di portare in alto la Salernitana. Mi vengono in mente Gallozzi e Mario Pisapia, oltre al nostro Iervolino che ha rilevato il club il 31 dicembre del 2021. Restare in serie A è fondamentale, altro che paracadute: il salto all’indietro costituirebbe un qualcosa di assolutamente dannoso, ci sarebbero perdite economiche di rilievo e il brand subirebbe un danno di immagine incalcolabile”.

Sanges prosegue: “Grazie alla serie A, il marchio Salerno e il nome della Salernitana sono conosciuti in tutto il mondo. Faccio un esempio. Una nota pasticceria cittadina realizzò una torta dedicata a Ochoa, in un’ora e mezza ci furono tantissime prenotazioni e i media messicani postarono sui social le fotografie dando massimo risalto alla notizia.

Analogo discorso quando venne presentato Ribery. Un ritorno d’immagine straordinario per i colori granata e per una tifoseria che, con la sua massiccia presenza allo stadio, garantisce ricavi di rilievo per quanto concerne i diritti tv. Il bacino d’utenza è un criterio determinante per la distribuzione delle risorse, investire a Salerno comporta spese ma anche una serie di vantaggi che mi spingono a battere su un concetto: l’importanza del coinvolgimento quotidiano del tifoso, parte attiva della vita del club. Potenzialmente Salerno può incassare anche più di Udine e di realtà che disputano stabilmente competizioni europee”.

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