Sarno: “Cerci?Da febbraio ci trascina verso un sogno. Chi siamo noi per valutare Ventura?”

Ospite della trasmissione “Tifosissimi” organizzata dal Salerno Club 2010 e condotta da Andrea Criscuolo, l’avvocato Michele Sarno- professionista molto apprezzato in città e grande tifoso e competente di calcio- ha fornito una serie di interessanti spunti di riflessione che proponiamo ai nostri lettori per alimentare il dibattito: “Chi siamo noi per poter contestare o valutare mister Ventura? Non si arriva a certi livelli soltanto per fortuna o episodi casuali, la storia del nostro allenatore è talmente importante che dobbiamo soltanto imparare ed essere consapevoli che dietro ogni sua scelta c’è una motivazione e un lavoro certosino alla base. Ognuno pensa di essere depositario della verità, ma credo che dobbiamo limitarci a ritenerci fortunati ad avere in panchina un tecnico di spessore, che ha guidato la Nazionale italiana e ben figurato in categorie superiori alla nostra. Indubbiamente un bravo giornalista può fare delle critiche e ritengo che la stampa svolga bene il suo compito, ma nella nostra città abbiamo registrato un atteggiamento incline alla critica per il piacere della critica. E’ fuori discussione che tutto sia migliorabile e sono convinto che la società, a gennaio, non si tirerà indietro qualora dovessero essere necessari innesti di livello. Ricordiamoci, però, chi siamo e da dove siamo partiti”.

L’argomento scivola su Alessio Cerci, giocatore messo in discussione dalla stessa società: “Io sono un tifosissimo di Cerci, l’ho incontrato pochi giorni fa e gli ho fatto i complimenti perchè lo ritengo un talento straordinario. Ora abbiamo capito perchè l’allenatore non lo schierasse in campo nelle partite precedenti, è evidente che non sia nelle migliori condizioni fisiche. Dobbiamo ricordare, però, che anche grandi campioni del passato hanno pagato dazio quando hanno avuto l’umiltà di scendere di categoria. Sono convinto che tra febbraio e marzo, i mesi in cui si decidono le sorti della serie B, Cerci sarà la punta di diamante per il salto di qualità che ci farà accarezzare il nostro sogno. Accetto scommesse, sono convinto che un grande calciatore resta un grande calciatore. Sta a noi pungolarlo nel migliore dei modi“. A tal proposito si apre l’argomento dei social e della critica a prescindere di parte della tifoseria. Le scarne presenze all’Arechi sono un campanello d’allarme?: “Noi salernitani immaginiamo che la Salernitana sia il Real Madrid: per noi è inaccettabile pareggiare una partita, vediamo la squadra del cuore come una schiacciasassi. Come ogni amore folle ci sono anche i momenti difficili che portano ad un raffreddamento dei rapporti: accade nella vita, succede nello sport. Perchè la squadra di calcio è un qualcosa di famiglia, fa parte di noi e della nostra quotidianità. Il dato degli spettatori contro l’Entella non mi preoccupa nè sorprende. Stiamo parlando di una città straordinaria e di una tifoseria meravigliosa che, però, dovrebbe fare autocritica: ci esaltiamo e ci deprimiamo nell’arco di una settimana. Non siamo nè i migliori, nè i peggiori: abbiamo un buon organico che ha tutte le carte in regola per giocarsela alla pari con tutti. Vi invito ad una riflessione: c’erano 5500 spettatori, ma vediamo quanti abbonamenti abbiano fatto a Salerno per DAZN. L’amore della gente non può essere assolutamente messo in discussione, non si può misurare dal numero di paganti”. 

Si chiede all’avvocato Sarno un giudizio sui giovani presenti in organico: “Ritengo che il modo più sbagliato di approcciarsi ad un calciatore sia valutarlo dopo una singola partita. Il PSG vide un giocatore francese tempo fa e lo scartò: si chiamava Platini. Con le debite differenze dico che Jallow ha una sua qualità, ha una grande capacità di corsa, va messo nelle condizioni di esprimersi in base alle sue caratteristiche, ma dovrà garantire continuità. Se analizziamo solo la gara di sabato e il gol che ha fatto è un fuoriclasse, se guardiamo indietro è un giocatore modesto. Non è un talento che fa la differenza, sarebbe follia affermare che è stato acquistato per questo. Stesso discorso per Pinto: un giovane interessante, che ha esordito bene, ma dobbiamo aspettare test più difficili auspicando sia una piacevole certezza e non la rivelazione di 90 minuti. Walter Zenga voleva smettere di giocare dopo gli errori a Salerno, poi sappiamo tutti che carriera abbia fatto. Anche noi dobbiamo fare un salto di qualità: impariamo a vedere i gesti tecnici fatti bene, non soffermiamoci solo sugli errori. L’ambiente può determinare la crescita e il rendimento degli atleti, purtroppo in questa società c’è violenza nel linguaggio e per tutti diventa più difficile gestire certe situazioni”.

LA TRASMISSIONE TIFOSISSIMI VA IN ONDA OGNI GIOVEDI’ ALLE ORE 20:30 SU TELECOLORE ED E’ ORGANIZZATA DAL SALERNO CLUB 2010

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.