Intervistato dalla redazione di RadioMpa nell’ambito della trasmissione “TuttoGranata” in onda ogni giovedì alle 19, il doppio ex di Ascoli e Salernitana Manuel Scalise ha presenato così la sfida di domani pomeriggio: “Sarà una bella partita. Ho avuto la fortuna di vedere tante volte l’Ascoli quest’anno, una squadra attrezzata per i playoff. Ho assistito anche alla partita tra Salernitana ed Entella, a Salerno ci sono ambizioni diverse rispetto al passato come testimoniato dalla presenza in panchina di un allenatore come Ventura che guidava la Nazionale e ha un curriculum importante che non cancella il suo importante curriculum. Tutti lo ritengono un tecnico di grande spessore, non scendeva in serie B per vivacchiare. Indubbiamente l’attacco bianconero è il più forte del campionato cadetto, non è da tutti avere gente come Beretta, Ninkovic, Scamacca, Da Cruz e Ardemagni. Purtroppo i granata da anni non hanno un goleador, forse dai tempi di Arturo Di Napoli. Chi ha giocatori che segnano certamente non li cede, toccherà al mister trovare le soluzioni giuste per far sbloccare gli elementi attualmente in organico magari anche attraverso qualche palla inattiva. Difesa? Mi aspettavo qualcosa in più da Pinto, non riesco a capire quale sia effettivamente la situazione. E’ naturale che la retroguardia, domani, dovrà essere attentissima perché l’Ascoli non perdona, l’assenza di Migliorini peserà”.
Si chiede a Scalise come mai calciatori di livello puntualmente falliscano a Salerno. Qualcuno se la prendeva con i tifosi per le eccessive pressioni: “L’ambiente non può essere uno svantaggio, quando indossi quella maglia sei consapevole che rappresenti una tifoseria splendida e molto attaccata alla maglia. Il pubblico trascina, se accade qualcosa di diverso la responsabilità è del calciatore che evidentemente non ha la personalità giusta per una piazza del genere. L’Arechi equivale ad uno stadio di serie A, in Lega Pro avevamo una media di 12mila spettatori e la tradizione della tifoseria è di altissimo livello”. Infine una riflessione sul ruolo degli allenatori: “Ventura non si può discutere, è uno dei migliori tecnici italiani. Se non ti qualifichi al Mondiale vieni criticato a livello internazionale, ma il gioco di Lecce, Cagliari, Bari e Torino lo ricordiamo tutti. Insegna calcio, ma in questo momento la Salernitana non sta facendo bene e la gente se la prende con l’allenatore perché non si possono cambiare 20 giocatori. Nel calcio funziona così, ma anche l’anno scorso hanno puntato il dito contro Colantuono e Gregucci. Può essere sempre colpa del mister?”.
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