Scende in campo la Salernitana. La proposta del club: campionato e porte aperte

Chi chiedeva una presa di posizione ufficiale della Salernitana dopo settimane di silenzio è stato accontentato. E’ stato il direttore sportivo Angelo Fabiani, in una intervista rilasciata al Corriere dello Sport, a fare la proposta: ultimare i campionati in condizioni di totale sicurezza e con gli spettatori sugli spalti. Il discorso della società è molto semplice: perchè, in una regione con contagi  vicini allo zero, deve essere impedito l’accesso allo stadio a tutta la cittadinanza quando, con il distanziamento sociale e il corretto uso delle mascherino, si potrebbe assistere ad una partita senza rischiare l’incolumità? D’altronde Salernitana-Venezia si è giocata due mesi fa, quando il Coronavirus era già una triste realtà e si decise di chiudere soltanto gli impianti ubicati al Nord Italia, laddove l’emergenza sanitaria era devastante. C’erano quasi seimila spettatori, nessuno di loro ha avuto problemi di salute. Che poi gli ultras e la tifoseria organizzata diserterebbero a prescindere in segno di rispetto per le 30mila vittime e per non accodarsi ad un calcio quasi irriconoscibile ai tempi del Covid19 è  altro discorso. Ad ogni modo ci fa sicuramente piacere che personaggi autorevoli del mondo dello sport e con grande esperienza sposino la battaglia che la redazione di GranataCento sta facendo da settimane. Sarà pur vero che non potersi abbracciare dopo un gol sarebbe utopistico per una piazza passionale come Salerno, ma “questo è, se vi pare” e almeno si potrebbe ripristinare un minimo di normalità. Se riaprono luoghi chiusi come cinema e teatro, perchè in Campania non si può andare allo stadio? Giocare i playoff a porte chiuse falserebbe il campionato.Se proprio si devono stravolgere i regolamenti promuovendo chi ha meriti soltanto virtuali, si faccia anche in modo che gli spareggi promozione si disputino nelle condizioni migliori.Viceversa, come sempre, ci saranno i soliti club con l’aiutino e gli altri vittime di questa ipocrisia e confusione generale.

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