Sousa-Salernitana, -24 ore alla deadline. A breve possibile confronto con Iervolino

Inutile girarci intorno: il caso Paulo Sousa rischia di ritardare la programmazione della Salernitana e di creare una spaccatura tra i tifosi. Non basta il mancato trasferimento al Napoli per cancellare quell’incontro in gran segreto con De Laurentiis avvenuto mentre il direttore sportivo Morgan De Sanctis annunciava, di fatto, la permanenza in conferenza stampa dichiarandosi “tranquillo, è nell’interesse di tutti proseguire questo rapporto lavorativo”. Al netto delle mancate garanzie da parte della società (che ha abbassato il budget rispetto al passato senza contestualmente blindare i migliori), il trainer portoghese ha confermato di essere spesso portato a cambiare idea e a mostrare una certa incoerenza tra dichiarazioni pubbliche e comportamenti effettivi. I 10mila di Piazza della Concordia, ad esempio, ricordano le sue dichiarazioni d’amore per la tifoseria, il suo parlare da allenatore riconfermato e desideroso di restare “perchè abbiamo un pubblico straordinario, meraviglioso, al quale chiedo di starci vicino soprattutto in quei momenti di difficoltà che vanno messi in preventivo. Solo con il calore e la passione della gente possiamo superare gli ostacoli, siete e sarete il nostro valore aggiunto”. Concetti ribaditi in presenza di tanti ultras al Salerno Village pochi giorni dopo, al punto che quei giornalisti locali che si permettevano di dire la verità vennero ingiustamente attaccati sui social. Di fatto Sousa non ha mai detto di sì alla Salernitana palesando in conferenza stampa una divergenza sulle strategie. “Qui sto bene e mi piace lavorare, ma siamo distanti dalle mie idee. Io vorrei vincere trofei ed essere competitivo, so cosa può offrirmi e cosa non può offrirmi la Salernitana. Cercheremo di capire quale sarà la disponibilità economica del presidente, per restare a certi livelli è indubbio debbano rimanere i calciatori più forti”.

Ad ogni modo, saltata l’ipotesi Napoli (strategia di De Laurentiis per depistare sul reale obiettivo?), Paulo Sousa avrebbe ricevuto l’apprezzamento di Roma, Bologna e altre 2-3 società estere. Fino al 20 giugno, da contratto, può decidere di lasciare la Salernitana pagando una penale di un milione di euro. Risulta evidente che, dopo essersi guardato intorno, Salerno non sia la prima scelta e proprio per questo la società sta facendo delle valutazioni. Dipendesse dalla dirigenza si andrebbe avanti sulla strada della continuità e del “perdono”, ma Iervolino percepisce il malcontento della piazza e non ha del tutto interrotto i contatti con Andrea Pirlo, senza dimenticare i sondaggi per Montella, Farioli, Gattuso, De Rossi e Benitez, contattato nella giornata di martedì e ritenuto “un sogno quasi inarrivabile, ma la notizia è vera e confermiamo che ci siamo parlati”. Ancora 3 giorni e questa querelle avrà fine, successivamente toccherà al club allargare i cordoni della borsa e dimostrare che il mister abbia sbagliato a non fidarsi. Per ora di certo c’è il riscatto di Pirola per 5 milioni di euro e quello di Dia per 12, pagabili in tre rate da 4. Resiste, ad ora, la clausola che gli permetterebbe di andare altrove per 25 milioni di euro, ma le parti sono a lavoro per trovare una soluzione che accontenti tutti. La sua permanenza è fortemente in dubbio. E il mercato in entrata non si sblocca. La Lazio ha dubbi sullo scambio Bonazzoli-Cancelleri, Piroe piace ma il diktat di Iervolino è quello di lavorare sempre in ottica prestiti. Per questo motivo pensare che Dovbyk, Nzola o altri giocatori di livello possano arrivare a Salerno risulta difficile. Si seguono l’ex Bari Benedetti, proprietà Samp, e diversi calciatori del Parma. Su tutti Bernabè e Sohm. Certo invece il rinnovo del portiere Ochoa.

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