Strapotere granata: salernitani tra i primi in Europa per presenze in campo esterno

Se in casa c’è stata una media spettatori leggermente inferiore alle aspettative pur con un boom domenica scorsa e un sold out cert con l’Udinese, in trasferta la tifoseria salernitana è riuscita a farsi rispettare alla grande garantendo numeri straordinari, per certi aspetti incredibili. Sommando anche gli oltre 7000 supporters che sono stati ad Empoli ieri pomeriggio contribuendo e non poco alla conquista del pareggio, sono circa 50000 le persone che hanno girato l’Italia a sostegno di una fede, una prova d’amore incredibile considerando che ci si ritrova in bassa classifica dalla prima giornata e che, fino a dicembre, era grosso il rischio di una clamorosa esclusione. Se aggiungiamo le restrizioni, i divieti (vedi trasferta di Napoli), lo sciopero ultras per le prime due gare in campo esterno e la crisi economica che attanaglia l’Italia, possiamo dire che nessuno, in serie A, può contare su un seguito del genere. Il record, fino alla trasferta del Castellani, risaliva alla sfida di inizio novembre contro la Lazio di Claudio Lotito: ufficialmente erano in seimila, tra settore ospiti e tribuna. Altrettanti per l’altra gara giocata nel medesimo stadio, stavolta a cospetto della Roma di Mourinho che, pur abituato a palcoscenici internazionali, rimase incantato dallo spettacolo offerto dagli amanti della Bersagliera. Fatta eccezione per Cagliari e Verona (nel primo caso si giocava di venerdì ed era scomodissimo raggiungere la Sardegna, nel secondo eravamo in piena esplosione variante omicron con limitazioni e proteste), nei vari settori ospiti italiani c’è stato il pienone, uno spettacolo di cori e colori granata che avrebbe meritato ben altri risultati. Ma dietro i punti aggiunti alla classifica c’è tanto del dodicesimo uomo, quella componente che in piazze del genere incide e non poco. Ieri è stato semplicemente commovente passeggiare per la strade di Empoli avendo la sensazione di essere a Pastena, a Mercatello, sul corso o nei pressi dell’Arechi. I supporters di casa hanno applaudito, riconoscendo lo strapotere del pubblico. Complimenti anche da parte del collega Alessandro Marinai che, in una intervista, ha ammesso che “questa tifoseria dà una grossa spinta e una gran fetta di punti, è uno dei pochi stadi determinanti”. E una piazza del genere non può retrocedere.

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