Volessimo essere scorretti come fanno tanti frustrati a caccia di vanagloria che vivono parlando degli altri, dovremmo postare sul nostro giornale i tantissimi commenti degli allenatori e dirigenti del web che, prima della partita o subito dopo l’espulsione di Aya, parlavano di galleggiamento, complotto, film già visto, manovra occulta di Lotito per non andare in A e altre tesi deliranti che fanno capire- in parte- come mai la Salernitana abbia fatto appena due anni di A nella sua storia pur avendo potenzialità da Europa. Non smetteremo mai di sottolineare che in tantissimi hanno maledetto il povero Di Tacchio quando ha trasformato quel famoso rigore di Venezia: è un dato acclarato che la sconfitta di una squadra di calcio così popolare permetta a presunti operatori dell’informazione fuori da ogni giro (per fortuna) e a tanti falsi tifosi con problemi sociali di sfogarsi quotidianamente e andare a caccia di streghe dimenticando che appartenere alla massa di diffamatori social non risolve i loro palesi guai esistenziali. La foto che vi mostriamo è eloquente e fa capire senza timore di smentita quanto il successo sulla Juve Stabia abbia fatto rodere il fegato a qualcuno. Dopo la sconfitta di Chiavari o quando la Cremonese ha raddoppiato a Salerno, si leggevano quasi 300 commenti sulla pagina facebook ufficiale della Salernitana. “Venduti”, “Lotito via da Salerno”, “Indegni”, “Lo fanno apposta”, Multiproprietà” e “Tutto secondo copione” le folli esternazioni di chi, ieri, improvvisamente si è ammutolito. Il gol di Akpro (uno che era stato etichettato come “bidone di Fabiani a fine carriera, rotto e senza stimoli…è il più forte, nel ruolo, della categoria!), se questa massa fosse in buona fede, doveva essere accompagnato da un plebiscito. Invece la mandria è uscita allo scoperto quando le vespe hanno pareggiato, sull’unico tiro in porta della gara e dopo l’assedio della Salernitana stoicamente a caccia del raddoppio. A questi signori è andata male. Ancora una volta. Ci ha pensato Gondo, quello che per tanti non poteva nemmeno fare la riserva in serie D, a coronare la sua prestazione da 9 in pagella con una rete di pregevole fattura che ha consegnato salvezza anticipata (e fare sei anni di fila in B dopo decenni di C così schifo non fa) e riproposto prepotentemente il cavalluccio in zona playoff. Se il Benevento del grande Vigorito avesse fatto il suo dovere, oggi questa squadra così bistrattata si ritroverebbe a -5 dalla seconda a poche settimane dallo scontro diretto. I leoni da tastiera, comunque, tornano nella tana almeno fino a venerdì prossimo, quando poseranno la sciarpa gialloblu e ne indosseranno una bianconera. In fondo la soddisfazione di riempire le pagine facebook anonime è molto più grossa rispetto alle vittorie della Salernitana. Per fortuna, in caso di riapertura dell’Arechi, l’accesso sarà consentito solo a 4-5mila persone. Quelle che ci sono sempre state e che hanno tutto il diritto di criticare perchè lo fanno per amore, non per i click. Gli altri resteranno a casa, pronti a scrivere di tutto sulle proprie bacheche attirando l’attenzione di altri pseudo tifosi. Così non si crescerà mai. Ma per fortuna rappresentano soltanto loro stessi.
2020-07-04
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