TMW – Battaglia e strategia, Salernitana vs FIGC. E i tifosi sono da brividi…

Corsa contro il tempo per evitare esclusione e battaglia giudiziaria. In casa Salernitana, ormai, i tifosi sono abituati a vivere due situazioni in contemporanea: il campionato che si deciderà sul campo (e la vittoria contro il Genoa ha consentito di riaccendere la fiammella della speranza) e l’attesa spasmodica e logorante per la cessione del club che tarda ad arrivare. Immaginare che una trattativa da 40 milioni, in epoca di crisi economica, potesse chiudersi in poche settimane era utopistico, la stessa Federazione ha paventato un braccio di ferro per poi riconoscere le legittime rimostranze degli ex patron, convinti che “obbligarci a cedere un bene privato rientri nell’esproprio proletario, se riconosci il distacco con la vecchia proprietà e l’indipendenza economica non puoi stabilire una deadline che avvicinerà avvoltoi di ogni genere”. Pericolo, però, che Claudio Lotito ha messo in preventivo quando a giugno non volle nemmeno sedersi al tavolo delle trattative con persone, comunque, molte volte solo a caccia di pubblicità.

Ad ogni modo l’obiettivo di tutti è evitare il braccio di ferro: immaginate che brutta figura per il calcio italiano estromettere una società sana, in attivo e con impressionante bacino d’utenza a campionato in corso a ridosso dei Mondiali? E così per fine novembre è attesa la fumata bianca, con la strategia dei trustee ben chiara: non scendere al di sotto della cifra pattuita da un perito esterno riconosciuto dalla Federazione, auspicare anche una proroga di 45 giorni come già previsto nel trust, ma nemmeno andare al braccio di ferro con chiunque. In fondo, con obbligo di cedere, il prezzo lo fa il mercato e chi acquista. Tornando al campo, la squadra affronterà un trittico già decisivo: prima del derby con il Napoli, atteso da 17 anni e solo sulla carta proibitivo (l’Arechi, in passato, ha già ribaltato molti pronostici), ci sarà il trittico Spezia-Empoli-Venezia che mette in palio 9 punti di vitale importanza. In Liguria ci saranno diversi assenti: Lassana Coulibaly, Leonardo Capezzi, Matteo Ruggeri, forse Norbert Gyomber e Mamadou Coulibaly, senza dimenticare che Simy è palesemente in ritardo di condizione e che vanno valutate le condizioni di Frederic Veseli. Ma con un Ribery in più nel motore nessun traguardo può essere precluso. I tifosi, come sempre, ci saranno. 1500 a Bologna, 2000 a Torino, 3300 a Reggio col Sassuolo, media di 11mila in casa con incasso da 1,2 milioni di euro in 4 gare, ora esodo anche in Liguria. E immaginate cosa diventerebbe questa piazza con una proprietà solida alle spalle e un minimo filotto di risultati utili di fila…

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