Tra rammarico e consapevolezza: una stoica Salernitana tra le grandi del campionato

Djuric al 92’, Capuano al 95’. Il calcio è questo. Dà e toglie nel giro di una settimana. Dalla grande gioia per il successo in extremis maturato a Livorno alla beffa di oggi pomeriggio che, tuttavia, a mente fredda è stata commentata con grande competenza ed equilibrio da buona parte della torcida granata. Al netto della superiorità numerica, la Salernitana ha pareggiato giocando a tratti anche bene contro una rosa che l’anno scorso disputava il campionato di serie A, costruita con i soldi del paracadute e destinata a fare un campionato completamente diverso. Certo, l’atteggiamento rinunciatario e quasi impaurito della ripresa ha ricordato un po’ la sfida con lo Spezia dell’anno scorso, ma alla fine i ciociari hanno pareggiato con un rimpallo e un tiro sbagliato e un successo non sarebbe stato scandaloso se si considerano le quattro ripartenze sprecate e l’errore di Karo a porta vuota. Ci sta, fa parte del processo di crescita e l’Arechi sta progressivamente tornando ad essere un fattore.

Ora due settimane di sosta da sfruttare nel migliore dei modi

La vittoria interna manca dalla prima di campionato, ma in casa sono arrivate quattro delle big e sono maturati tre risultati positivi accompagnati da discrete prestazioni. Tutto in totale emergenza, con calciatori oggi in campo in condizioni precarie, ma che hanno deciso di esserci per la maglia, per la gente e per l’allenatore. 14 punti in 7 giornate, la media di due a partita con 4 vittorie, tris in trasferta, un solo match senza segnare e margini di miglioramento enormi. Ora due settimane di sosta da sfruttare nel migliore dei modi, l’1-1 può essere anche una provvida sventura dal momento che un eccesso di entusiasmo poteva dare alla testa di un gruppo giovanissimo e di un ambiente che si esalta e si deprime in un minuto con disarmante facilità. Il pareggio permette di restare secondi a -1 dalla vetta, di allungare la striscia positiva, di fermare una big del campionato che ha 8 punti in meno, di lanciare un segnale alla concorrenza. A Venezia non sarà semplice, ma lì è arrivata la salvezza e da lì potrebbe riprendere la rincorsa. Con Lombardi e Jallow a disposizione, Akpro che aspetta soltanto l’ok per riaggregarsi, Heurtaux che potrebbe essere il miglior difensore della categoria e un pubblico pronto a partire in massa.

Avanti così, con sostegno incondizionato e fiducia

Smaltita la delusione si provi ad analizzare tutto a mente fredda. Ricordando da dove siamo ripartiti, che il gruppo è completamente nuovo, che i giovani hanno bisogno di tempo e il loro processo di crescita passa anche da qualche errore preventivabile. Nemmeno il più inguaribile degli ottimisti avrebbe immaginato una Salernitana a -1 dal primo posto dopo sette partite e un’emergenza continua. Avanti così, con sostegno incondizionato e fiducia. In fondo la corazzata Benevento ha segnato meno della Salernitana, la Cremonese di Ciofani e Ceravolo continua a perdere partite in casa pur avendo speso milioni e milioni di euro, l’Empoli paracadutata perde per 2-0 sul campo neutro del Pordenone e Spezia e Frosinone sono più vicine alla zona retrocessione che a quella promozione. Se lì non si lamentano potremmo mai essere scontenti di questa Salernitana?

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.