Trustee, guardiani, amministratori: obbligatorio indire una conferenza stampa per spiegare tante cose

Che la Salernitana, talvolta anche per motivi condivisibili, abbia dato poco spazio alle conferenze limitandosi spesso ai comunicati è cosa nota, del resto anche la pandemia ha avuto una sua incidenza sotto questo punto di vista. Tuttavia si sta vivendo un’epoca completamente nuova, non solo per lo sport salernitano ma anche per tutto il calcio italiano. Mai un club appena promosso in A era stato costretto a “perdere” 60 giorni tra documentazioni, incartamenti, confronti con avvocati e trattative con la Federazione per garantirsi l’iscrizione e mettersi al riparo da tanti avvoltoi che, agevolati ad una norma con tratti palesi di anticostituzionalità, speravano di acquisire una società sana per quattro spiccioli spesso facendosi pubblicità gratuita. In queste ore, sul web, si legge davvero di tutto. Come sempre, del resto. C’è chi pensa che, dietro ogni movimento dei trustee e delle banche, ci sia ancora la longa manus degli azionisti uscendo dimenticando che professionisti di un certo livello si sono assunti enormi responsabilità civili e penali garantendo la trasparenza di ogni operazione. Se poi bisognava cederla al Radrizzani di turno in cinque minuti solo perchè è il presidente del Leeds è un altro discorso: la verità è che ben pochi dimostrano concretezza quando c’è da mettere mano al portafoglio. Tra le tante teorie deliranti c’è anche quella di una retrocessione preconfezionata per consentire a Lotito e Mezzaroma di tornare sulla scena in serie B, con 10-12 milioni di euro di paracadute e la possibilità di dirottare a Salerno i laziali in esubero. Si tratta di una stupidaggine: qualunque sarà il destino sportivo e societario della Salernitana, gli ex patron non potranno mai riprenderne il controllo. Direttamente o indirettamente. Ci sono, però, anche domande legittime da parte di persone e tifosi intelligenti che stanno semplicemente chiedendo chiarezza e delucidazioni. Al Governatore De Luca, alla FIGC e al Sindaco Napoli è arrivata una lettera di alcuni gruppi della curva in cui si invita a trovare la soluzione migliore, in tempi rapidi, per non dilapidare quanto costruito. Altri si chiedono quale sia effettivamente il budget a disposizione, in che modo si opererà sul mercato e cosa accadrà il 31 dicembre se, malauguratamente, non dovessero arrivare acquirenti. E ancora: perchè si invoca da tempo l’avvento di un imprenditore salernitano? Questo gruppo romano accostato alla Salernitana è del tutto slegato da Lotito? E così rinnoviamo un invito che abbiamo fatto già un mese fa: indire una conferenza stampa in cui rispondere a tutti questi interrogativi, per evitare la diffusione di fake news (e chi ha inventato telenovele infinite senza avere uno straccio di notizia continua a fare l’oracolo) e, soprattutto, per far capire ai veri tifosi della Salernitana cosa accadrà nell’immediato futuro. Lotito e Mezzaroma hanno tutelato, legittimamente, i propri interessi. Benissimo. Ora tutti hanno l’obbligo morale di spiegare alla gente come stiano le cose. Perchè una squadra di calcio non può essere gestita allo stesso modo di un’azienda e ci sono decine di migliaia di persone che stanno vivendo con amarezza quello che doveva essere un momento di festa per tutti. E restare ancora in silenzio sarebbe un autogol clamoroso.

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