Ultras cavese, cori contro Salerno

Così come accaduto in occasione della sfida con la Reggina, anche domenica scorsa gli ultras della Cavese hanno deciso di accantonare i cori a sostegno della propria squadra per cantare contro Salerno. Lo sfottò è il sale del calcio, ci mancherebbe, ma vien da chiedersi che rivalità possa esserci tra un club eternamente relegato in terza serie a metà classifica e una piazza come Salerno in lotta per la A e destinata ad una crescita progressiva. La presenza dei baresi era occasione troppo ghiotta per non lanciare una “frecciata” ai cugini granata, con il classico “Chi non salta è pisciaiuolo” che sta diventando abbastanza stucchevole, noioso e ripetitivo.”Salerno amore eterno” hanno risposto i tifosi biancorossi, purtroppo protagonisti in negativo per quegli scontri vergognosi avvenuti in autostrada con alcuni leccesi. Si parla di autobus incendiati, striscioni rubati e bambini ancora sotto shock per la paura. Ecco, questo è il tipo di calcio che non ci piace. Nulla a che vedere col mondo ultras, non ci si lamenti se in futuro verranno adottate misure restrittive scadendo nel vittimismo. Intanto multa salatissima al Brescia per i cori della curva contro i napoletani, ai quali è stato augurato il coronavirus. Il popolo biancazzurro, che si è sempre distinto per iniziative di beneficenza, si è scusato con una nota diffusa sul web e su tutti gli organi di informazione. Anche al Rigamonti riecheggiavano slogan a favore dei granata in virtù di un’amicizia nata su basi tragiche, ma che si è consolidata nel tempo.

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