Ultras e tifoseria, serata di confronto: i dettagli e la voglia di ritrovare compattezza

Lotta alla multiproprietà, contestazione nei confronti della società, necessità di seguire una linea univoca isolando quei cani sciolti che non rappresentano nessuno ma che si sono resi protagonisti di atti incivili e da condannare, argomento diserzione da trattare nei prossimi appuntamenti e sogno di ritrovare compattezza. Si può riassumere così la serata organizzata dal Centro di Coordinamento Salernitana Club che, nella persona del presidente Riccardo Santoro, è uscito allo scoperto con coraggio e intelligenza provando a radunare idealmente tutti sotto un’unica bandiera in nome del confronto civile e dl dialogo costruttivo. Impresa riuscita in parte: i capi ultras della curva hanno implicitamente teso la mano agli altri gruppi invitandoli ad accantonare le incomprensioni del passato, ma UMS, Generazione Donato Vestuti e qualche altro esponente rappresentativo della torcida granata e hanno lasciato anzitempo la sala. CIò non significa che non metteranno in campo iniziative concrete, come d’altronde è già accaduto con la creazione di un pool di legali che ha inviato una lettera alle autorità sportive e politiche. Il CCSC, tuttavia, si è riproposto di portare avanti una sorta di opera di mediazione volta alla collaborazione e al coinvolgimento di tutti senza protagonismi. Proprio come detto dalla stragrande maggioranza delle persone che hanno preso parola. C’era la Nuova Guardia che, da sempre, ci ha messo la faccia nei momenti di difficoltà sostenendo in casa e fuori la Salernitana finanche ai tempi della serie D. Senza dar peso alla categoria. C’erano Salerno Club 2010, Mai Sola, Amici della Salernitana, esponenti della provincia e altre persone come Adolfo Gravagnuolo che hanno ricordato i bei tempi che furono.

Non è stata ancora presa una decisione sulla diserzione. Tutti combatteranno contro la multiproprietà, anche a costo di proseguire la strada degli striscioni esposti in tutt’Italia affinchè se ne parli a livello nazionale come già accaduto dopo il blitz di Formello. Qualcuno ha intenzione di scindere il discorso societario con quello prettamente “sentimentale”: in pratica alcuni club appoggeranno la contestazione nei confronti della proprietà, ma ritengono necessario non abbandonare la Salernitana e tifare per la maglia dagli spalti non appena sarà possibile. Qualcun’altro, invece, ha detto di non riconoscersi in questa realtà e preferirebbe ripartire anche dalle categorie inferiori ma con un altro presidente alle spalle. Due ore di confronto, comunque, complessivamente serene, con la stretta di mano tra CCSC e Salerno Club che, nella persona dell’addetto stampa Andrea Criscuolo, ha rivolto un elogio al presidente Santoro per la bella iniziativa. Nuovo incontro la settimana prossima, da concludere con un comunicato e con una decisione definitiva e concreta. Si potrebbe chiedere alla proprietà di uscire allo scoperto, ma ad oggi Lotito e Mezzaroma preferiscono restare in silenzio pur avendo seguito a distanza l’esito del confronto. Un primo passo verso la compattezza è stato fatto, solo uniti si può portare avanti una linea credibile e intelligente. Nel rispetto delle opinioni di tutti, isolando quei cani sciolti che commettono reati e che rischiano di compromettere la legittima battaglia degli ultras e di una curva che, anche in presenza di acquisti importanti, proseguirà sulla sua strada. Appuntamento alla prossima settimana.

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