Parlare semplicemente della presentazione di un libro sarebbe riduttivo. Il pomeriggio che abbiamo vissuto oggi è stato un mix di emozioni e di sensazioni difficilmente spiegabili a parole. Un giovane ambizioso e coraggioso, capace di investire ingenti risorse in tempi di crisi economica, si è tolto la grande soddisfazione di lanciare un messaggio di speranza a tanti ragazzi profondamente segnati dalla pandemia e desiderosi di ripartire, pur tra mille incognite e paure. La Saggese Editori, fondata e diretta dall’amico e collega Francesco Saggese, aggiunge un’altra perla alla sua già vasta collezione. “Oltre il novantesimo” è l’opera scritta dal compianto Felice Tommasone, grande appassionato di calcio e persona estremamente competente ed apprezzata per la sua semplicità e per la capacità di dare sempre il consiglio giusto al momento giusto mettendo a disposizione degli studenti e delle loro famiglie la sua straordinaria umanità. Quelle doti di cui la società odierna avrebbe tremendamente bisogno. Per l’occasione la location non poteva che essere speciale: il Sindaco di Salerno, gli assessori e l’amministrazione comunale tutta hanno messo a disposizione dell’utenza una delle sale più prestigiose di Palazzo di Città, uno scenario da pelle d’oca impreziosito dagli interventi dei relatori e dalla sentita partecipazione delle quasi 200 persone che, finalmente in presenza, hanno animato il dibattito con domande, curiosità e applausi di approvazione. Il libro sta già avendo un grosso successo e, nelle prossime settimane, ci saranno una serie di convegni a tema non solo in città ed in provincia, ma anche in giro per l’Italia. Una sorta di staffetta che consentirà a tanti “testimoni” di narrare al pubblico chi sia stato Felice Tommasone, uno che ha sempre battuto sull’importanza dell’educazione e della cultura. “E pensare che c’è qualcuno che pensa ancora che la cultura, soprattutto al Sud, sia un optional” ha detto Saggese nel corso del suo apprezzatissimo intervento “per noi oggi è bellissimo poter ricordare un personaggio storico, un uomo d’altri tempi che sicuramente ci starà guardando dal cielo. Nell’epoca della pandemia tutti gli imprenditori come me hanno rischiato di mettere i sogni nel cassetto, invece ho deciso di crederci e di ripartire anche grazie all’appoggio di amici, collaboratori e famiglia. Ecco, nel mio piccolo vorrei lanciare un messaggio di speranza: non fermatevi mai alle prime difficoltà, trovate ogni giorno la forza e gli stimoli per superare gli ostacoli. Il Covid ha stravolto la vita e le abitudini, ci ha strappato alcuni degli affetti più cari, sembrava di camminare in un tunnel buio senza via d’uscita. Ma ce la stiamo facendo, un po’ come la nostra Salernitana: proprio quando la fine sembrava inevitabile ecco il Minala al 96′ o la doppietta di Gondo in un minuto che ci fa ritrovare il sorriso. Non abbattiamoci, uniamo le forze e dimostriamo che, insieme, si può. Anche in una realtà complessa come il Mezzogiorno. Le istituzioni ricordino sempre che non esistono solo pandemie e disgrazie, ma ragazzi che hanno voglia di crescere, di lavorare, di sognare. E da soli non si va da nessuna parte”. E il titolo “Oltre il novantesimo” contiene il messaggio implicito della speranza, perchè “proprio quando si sta per cadere, ecco la spinta giusta per rialzarsi. Mai arrendersi, mai abbattersi, mai pensare che sia finita. Per usare una metafora calcistica: vai sotto di un gol, mancano pochi minuti, ma il pareggio può arrivare in zona Cesarini. E, mal che vada, c’è sempre la partita successiva per riscattarsi”. L’evento è stato moderato da Gilda Ricci, in sala presente anche il padre di Felice Tommasone. Ma è stato bello vedere tanti giovani, impegnati in tanti ambiti professionali: dall’editoria al giornalismo, dall’arte alla letteratura. Finalmente si respira aria di normalità, con una conferenza in presenza e gli occhi dei ragazzi che fanno trasparire una voglia matta di costruire il futuro e dare un calcio a questo maledetto virus. Quello che aveva messo a repentaglio un’attività che, da oggi, riparte più forte di prima. Oltre il novantesimo!
2021-06-30
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