“Verrà il giorno”…ed è venuto: telecamere di “Chi l’ha visto” a caccia del nuovo presidente. 23 dicembre…e ora?

“Verrà il giorno” è famosa frase pronunciata da Padre Cristoforo a Don Rodrigo nel romanzo dei Promessi Sposi, citazione letteraria utilizzata metaforicamente per ricordare che in molti, forse dimenticando quale sia il ruolo del tifoso, avevano ipotizzato un ribaltone societario in data 23 dicembre. Con tanto di presentazione in grande stile della nuova proprietà, accompagnata da un nuovo direttore sportivo e dal tecnico Delio Rossi. Ormai da tempo si parla di un addio imminente di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, al punto che tante persone (evidentemente non contente di questo primo posto, frutto anche del lavoro degli azionisti) aspettano con maggiore trepidazione questo annuncio piuttosto che le gare del sabato. Fino a quando sono i giornalisti a dare notizie, mettendoci la faccia e firmandosi, ci vuole comunque massimo rispetto: ognuno ha le sue fonti e non penseremo mai che, per popolarità, si diffondano fake news. Nel giorno della citazioni, però, aggiungemmo a suo tempo “ai posteri l’ardua sentenza”, perchè il tempo scorre inesorabile e le verità vengono sempre a galla. Non sappiamo se dietro le quinte ci siano trattative segrete (perchè quelle più attendibili non sono di dominio pubblico), ma la realtà ad oggi è questa: Della Valle ha smentito, esperti di economia e finanza molto vicini alla Salernitana assicurano non ci siano state offerte concrete dal 2011 ad oggi (se non qualche avventuriero che sperava di speculare sulla contestazione e di prendere la squadra per due spiccioli, basandosi sulla teorica volontà di Lotito e Mezzaroma di andar via dopo le contestazioni estive quasi quotidiane), i patron sono ancora al proprio posto e, classifica alla mano, non si dovrebbe essere così insoddisfatti. Perchè la critica sportiva, dopo un quinquennio cadetto ricco di errori e con due retrocessioni sventate anche per le disgrazie altrui, è assolutamente legittima. Da parte degli ultras e di chi ha garantito presenza in casa e in trasferta, non sui social nascondendosi dietro un nickname per sfogare una frustrazione di fondo non associabile al sentimento autentico del  vero tifoso granata. Ci “massacrarono” quando dicemmo che Castori sarebbe stato un valore aggiunto, che stava nascendo una buona squadra, che la Salernitana era tra le prime nella classifica del monte ingaggi e che non c’era nessun ribaltone all’orizzonte. Ma oggi, nell’epoca dei social, attaccare è semplice. Chiedere scusa è più complicato. Venne il giorno…ed è venuto. 23 dicembre 2020, non c’è traccia di altri presidenti. Appuntamento alla prossima puntata. 

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