Via-vai all’Arechi a caccia di biglietti. Caos Green Pass e tamponi, urge comunicato per le prossime gare casalinghe

Ci siamo. Tra poche ore la Salernitana farà il suo esordio casalingo all’Arechi a cospetto di una corazzata. Mister Castori ha lanciato un bel messaggio a tutto l’ambiente: “Il dodicesimo uomo, a Salerno, può colmare il gap tecnico”. Lo dice il tecnico, lo conferma la storia. La Roma, del resto, già in passato si è arresa a cospetto del muro umano di uno stadio che, senza restrizioni, oggi avrebbe ospitato non meno di trentamila spettatori. Saranno circa la metà e già dalle 18:45 ci saranno lunghe code presso i tornelli. La Questura e la autorità competenti hanno anticipato di un’ora l’apertura dei cancelli per evitare assembramenti e per risolvere in tempi rapidi eventuali problemi. Nella sfida interna con la Reggina, infatti, tra Green Pass non riconosciuti dalle apparecchiature e file piuttosto lunghe è stato necessario l’intervento della polizia, per fortuna con una collaborazione totale da parte degli spettatori. In tanti saranno sugli spalti per garantire, per quanto possibile, utilizzo della mascherina e distanziamento, ma alla fine le bandiere sventoleranno regolarmente e torneranno gli striscioni nel settore distinti. 15mila spettatori, dunque, ma il doppio costretto a restare a casa anche per i problemi registrati in prevendita. Non si esclude che possa esserci un cambio di circuito, con Listicket che aspetta soltanto un cenno. Sarebbe opportuno, comunque, emettere un comunicato chiarificatore. Ancora oggi ci sono una serie di domande: basta il tampone rapido o deve essere per forza molecolare? Un bambino di sei anni paga? Perchè non consentire l’accesso gratuito ai diversamente abili? Come mai, improvvisamente, sono stati messi a disposizione altri 650 biglietti senza che nessuno sapesse nulla? Anche in queste ore molte persone si sono recate presso lo stadio sperando di accaparrarsi in extremis il prezioso tagliando, triste la storia di un salernitano rientrato dalla California per le vacanze e che ha fatto davvero di tutto per garantirsi un posto in curva Sud. “Era un’occasione unica, a breve ripartirò per lavoro e non so se e quando tornerò. Mi dispiace tantissimo”, ma altre centinaia di persone sono nelle stesse condizioni. Ancora polemiche per quanto accaduto ieri alla stazione: non è populismo nè polemica sterile, quanto la necessità di rimarcare che a Salerno esiste solo la Salernitana. Ok il selfie col campione, legittimo che un romanista in vacanza a Salerno colga l’occasione per salutare i propri beniamini. Ma ci sono delle nuove generazioni da riconquistare quanto più rapidamente possibile: nel 98-99 non si sono mai verificate scene come quelle di ieri.

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