Vittoria riscatto contro la Dea in zona… Candreva

di Enzo Sica

Ad un passo da una meritata seconda salvezza consecutiva in serie A. Si perchè la Salernitana di Paulo Sousa ha, tra le altre cose, anche la qualità per centrare un obiettivo che proprio dall’arrivo del tecnico portogese sulla panchina granata si è materializzato.

E’ migliorato il gioco di squadra, c’è stata quella voglia matta di perseguire (e raggiungere) un obiettivo che la lunga serie di risultati positivi ha portato, in pratica, a centrare. Bisogna anche aggiungere che i granata, anche per l’esplosione di Boulaye Dia in attacco (15 gol fino a questo momento del bomber ex Villareal) sono stati in grado di dare vigore e sostanza ad un reparto che nel massimo campionato di calcio nostrano certamente conta davvero tanto. E se si accoppia a tutto ciò anche un buon gioco di squadra totale, un centrocampo che, bisogna dirlo, è tra i migliori della categoria ed anche una difesa in cui l’arrivo di Memo Ochoa tra i pali ha conferito sicurezza e certezza si arriva al punto di dire che l’obiettivo salvezza è stato ampiamente inseguito ed anche meritato.

Nell’ultima gara all’Arechi qualche giorno fa, in pratica la penultima partita di campionato contro l’Atalanta che nella gara in terra lombarda aveva mortificato la squadra granata con un umiliante 8 a 2 e prima di chiudere contro l’Udinese tra due settimane questa eccellente stagione, è venuto fuori il valore della squadra di Sousa. Gli orobici di Gasperoni hanno cercato per tutto il primo tempo quel gol per continuare, vincendo, a sperare in un posto, la prossima stagione, nelle coppe europee. I granata di Sousa hanno tenuto ed hanno piazzato il gran colpo della vittoria addirittura nei minuti di recupero della fase finale della gara con un calciatore come Antonio Candreva che è stato uno dei fari di questa Salernitana nella stagione che si sta concludendo.

Insomma il popolo granata deve essere orgoglioso dei propri beniamini, di questi ragazzi che hanno dato l’anima nel corso della stagione, non si sono mai abbattuti anche quando le cose non andavano per il verso giusto. Lo spirito (e l’orgoglio, aggiungiamo anche) sono stati elementi determinanti per poter dire, anche se siamo ancora a tre giornate dal termine della stagione, che la salvezza è stata finalmente raggiunta e nella prossima stagione la serie A sarà il campionato che ci vedrà ancora in competizione.

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